Fonte: Testata Giornalistica Ulisseonline.it

Il silenzio è uno dei linguaggi tipici della mafia: quello delle cose non dette che hanno una loro razionalità nell’esercizio delle attività di “Cosa Nostra”. Come una sorta di logica cartesiana applicata al malaffare, direbbe Leonardo Sciascia, ne fornisce il nesso Giovanni Falcone nel racconto di “Cose di Cosa Nostra” reso nel 1991 alla giornalista…